Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino a luglio 2021 sono state 4.095.000, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+20%) dovuto alla crescita progressiva iniziata a marzo 2021. Lo comunica oggi l’Inps nel suo Osservatorio sul precariato diffondendo i dati dei primi sette mesi del 2021.
Stando ai dati diffusi, l’aumento ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però più accentuato per le assunzioni di contratti stagionali (+39%) e in somministrazione (+33%); in lieve crescita le assunzioni a tempo indeterminato (+4%).
Le trasformazioni da tempo determinato nei primi sette mesi del 2021 sono risultate 261.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-16%); a partire dal secondo trimestre 2021 si sono registrate comunque variazioni positive (a luglio pari al +15%). Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono aumentate del 21%. Le cessazioni fino a luglio 2021 sono state in complesso 2.959.000, in lieve aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2%). Risultano in flessione le cessazioni dei contratti intermittenti (-18%), dei contratti a tempo determinato (-5%), stabili le cessazioni degli stagionali (-0,2%); per i contratti a tempo indeterminato si ha un aumento dell’11%, per i somministrati e gli apprendisti è pari al 18%.
Nel periodo gennaio-luglio 2021, sono stati 17.123 i rapporti di lavoro (10.061 assunzioni e 7.062 trasformazioni a tempo indeterminato) che hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo Nel periodo gennaio-luglio 2021, sono stati 17.123 i rapporti di lavoro (10.061 assunzioni e 7.062 trasformazioni a tempo indeterminato) che hanno usufruito dei benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo.