Il saldo annualizzato, cioè “la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi” che “identifica la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente)”, a luglio ha fatto registrare una attenuata rimanendo comunque su valori elevati (+605.000) con un saldo positivo in tutte le tipologie contrattuali. Lo comunica oggi l’Inps nel suo Osservatorio sul precariato diffondendo i dati dei primi sette mesi del 2021.
“In particolare – viene spiegato –, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 170.000 unità mentre tutte le altre tipologie contrattuali evidenziano una variazione complessiva pari a quasi 435.000 unità”. L’Inps osserva poi che “se confrontiamo la situazione a luglio 2021 con quella a luglio 2019 registriamo un saldo decisamente positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+393.000): si sommano infatti risultati positivi sia nella prima che nella seconda annualità considerata; per l’insieme degli altri contratti, solo grazie al forte recupero degli ultimi mesi si registra, rispetto a luglio 2019, una variazione modestamente positiva (+44.000)”.
Infine, la consistenza dei lavoratori impiegati con contratti di prestazione occasionale (Cpo) a luglio 2021 si attesta intorno alle 17.000 unità (in aumento del 3% rispetto allo stesso mese del 2020); l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 287 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del libretto famiglia (Lf), a giugno 2021 essi risultano circa 11.000, in flessione del 96% rispetto a luglio 2020, mese in cui si era registrato un forte sviluppo dell’utilizzo del libretto famiglia da ricondurre all’introduzione del bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting previsto dal decreto “Cura Italia”; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 190 euro.