“Le immagini della tragica e precipitosa fuga da Kabul di quest’estate hanno colpito profondamente tutti gli italiani. E di fronte alla sventura del popolo afghano non possiamo rimanere inerti”: lo dichiara Francesco Profumo, presidente di Acri, a proposito dell’avviso “Con i bambini afghani”, iniziativa per accogliere minori e famiglie giunti in Italia dall’Afghanistan, pubblicato da “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. “Per questo, il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ha stabilito di intervenire in favore dei minori e delle famiglie afghane arrivate in Italia con un programma mirato. Per la sua natura di partenariato pubblico-privato sociale, il Fondo può intervenire tempestivamente, adattando le diverse progettualità sperimentate con successo in tutta la Penisola nel corso dei suoi primi sei anni di attività – prosegue Profumo -. Il nuovo intervento ‘Con i bambini afghani’ punterà sul coinvolgimento dell’intera comunità educante nell’accoglienza a scuola, e non solo, e nell’inclusione delle famiglie afghane nelle comunità dei territori in cui verranno ospitati. Si tratta di una prima risposta a un’emergenza, che può contribuire a tracciare una strada per interventi strutturali e di lungo periodo, che saranno necessari nei prossimi anni”.
“Siamo stati colpiti come cittadini e persone da questo evento mondiale, abbiamo accolto generosamente migliaia di famiglie e minori dall’Afghanistan – sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini -. Ora abbiamo il dovere istituzionale di dare continuità al percorso di accoglienza e accompagnamento, affinché queste bambine e questi bambini non incrementino il divario educativo già presente nel Paese e che, grazie al Fondo e alle centinaia di alleanze educative sui territori, stiamo affrontando concretamente come una grande comunità educante. Restiamo in ascolto e dialogo con le agenzie del Terzo settore che operano nell’ambito previsto dall’iniziativa, mentre abbiamo avviato l’avviso pubblico per progettare, in tempi rapidi, azioni sperimentali dedicate a minori e famiglie, di seconda accoglienza, di accompagnamento educativo tra scuola e fuori scuola e di mediazione culturale”.