“Una comunità di uomini e di donne in sinergia discepolare, in ascolto della peculiarità carismatica che caratterizza ogni soggetto umano”. È quanto “vorrebbe chiedere” allo Spirito Santo Cettina Militello, direttrice della cattedra “Donna e Cristianesimo” presso la Pontificia Facoltà Teologica Marianum che ieri è intervenuta al primo appuntamento del ciclo di incontri “I Colloqui dello Spirito. Per una teologia dell’esperienza nel tempo della crisi”, iniziativa promossa da Rinnovamento nello Spirito Santo e Pontificia Università della Santa Croce. Nella sua relazione la teologa ha trattato il tema della crisi del femminile: “Lo Spirito santo elargisce carismi, doni non certo condizionati dalla identità sessuale della persona, per una Chiesa che sia comunità nel senso pieno del termine, senza pregiudizi: non un gruppo ristretto, ma una platea più grande, fatta anche di coloro che ignorano Dio”. “Questo – ha affermato – risolverebbe la crisi che attraversa il femminile e aiuterebbe ad uscire dall’impasse di una Chiesa troppo ripiegata nel conservare il proprio privilegio e poco incline a lasciarsi ‘scompaginare’ dallo Spirito”.