Dall’entrata in vigore della norma sull’obbligo del green pass, sono state ispezionate oltre 8mila attività e contestate 433 violazioni, delle quali 236 ai titolari di attività commerciali e servizi oggetto di obbligo di certificazione Covid, come ristoranti, bar, palestre, sale scommesse e mezzi di trasporto, ritenuti responsabili di omessa verifica del green pass. È quanto emerge dalla campagna di controllo dei Carabinieri Nas sul rispetto dell’obbligo del green pass per l’accesso a determinate categorie di attività e servizi. Ulteriori 197 sanzioni sono state invece applicate nei confronti dei clienti per mancato possesso del certificato.
Le ispezioni effettuate “evidenziano che 247 sanzioni sono riconducibili a strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar; 80 sono relative a palestre, piscine e centri benessere; 81 presso sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, mentre 25 nell’ambito dei servizi di trasporto a lunga percorrenza, per un valore complessivo di oltre 135 mila euro di sanzioni amministrative”, si legge in un comunicato. Nel corso dei controlli, gli interventi dei Nas hanno riguardato anche “la corretta applicazione delle restanti misure di contenimento alla diffusione epidemica, contestando ulteriori 251 violazioni dovute all’inosservanza circa le operazioni di sanificazione dei mezzi, la presenza di dispenser per l’igienizzazione delle mani, l’uso delle mascherine, le informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e di distanziamento”. Sono stati emessi anche provvedimenti di chiusura temporanea da uno a cinque giorni nei confronti di 14 attività.