“Nel 1989, quando fu pubblicata la prima enciclica dedicata all’ambiente del Patriarcato ecumenico, le persone cominciavano a prendere coscienza della sfida del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Eppure, oggi, a distanza di tre decenni, sfortunatamente, i politici e le aziende sono ancora riluttanti o resistenti a perseguire politiche e pratiche in grado di fermare o arginare il problema. Proprio per questo abbiamo bisogno che le università e le scuole gettino i semi necessari per motivare la risposta adeguata e la necessaria trasformazione. L’istruzione, a tutti i suoi livelli, è un potente veicolo per affrontare la mancanza di progresso nelle nostre comunità e persino nelle nostre Chiese in tutto il mondo”. Con queste parole, questa mattina, insieme con Papa Francesco, il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha espresso il suo pieno sostegno all’iniziativa presentata alla Pontificia Università Lateranense di istituire un ciclo di studi sulla “Cura della nostra Casa comune e tutela del Creato” e la Cattedra Unesco “On Futures of Education for Sustainability”. “Naturalmente, questa cattedra – ha ricordato il patriarca – non è apparsa all’improvviso o inaspettatamente. È emersa e si è sviluppata come risultato di molto lavoro fatto in maniera pionieristica da parte delle nostre due Chiese, che hanno da tempo dimostrato il loro impegno a sensibilizzare sull’importanza vitale di proteggere il meraviglioso universo di Dio, non solo in risposta a preoccupazioni politiche o economiche, ma soprattutto in risposta al mandato divino di custodire il dono della creazione, di servire e preservare la terra, come Dio ha comandato ad Adamo ed Eva nel Libro della Genesi”. Bartolomeo ha quindi passato in rassegna le più importanti tappe di questo impegno: l’istituzione della Giornata di preghiera per l’ambiente che unisce i rappresentanti di tutte le Chiese cristiane ogni 1° settembre dell’anno; la pubblicazione nel 2015 dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’ e, per ultimo, il Messaggio congiunto per la cura del creato, firmato dal Papa, dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e dal patriarca Bartolomeo. Ora l’avvio di una cattedra alla Pontificia Università Lateranense nella convinzione – ha sottolineato Bartolomeo – che “l’educazione, a tutti i suoi livelli, è un potente veicolo per affrontare la mancanza di progresso nelle nostre comunità e persino nelle nostre Chiese in tutto il mondo”. L’auspicio è che la nuova cattedra possa “produrre pensatori, professionisti e leader, che siano sensibili e in sintonia con la presenza di Dio in ogni dettaglio e particella della Sua creazione”.