“I nostri medici hanno collaborato con quelli armeni a Erevan, e stiamo collaborando perché vi sia un’adeguata distribuzione di vaccini ovunque. E abbiamo chiesto al sistema Covax, per i vaccini che l’Italia ha posto a disposizione – sono quarantacinque milioni – di considerare l’Armenia Paese prioritario”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nelle dichiarazioni alla stampa al Quirinale in occasione della visita di Stato del presidente della Repubblica d’Armenia, Armen Sarkissian.
Il Capo dello Stato ha rammentato che i “vincoli di amicizia e di collaborazione” tra i due Paesi “sono stati confermati anche durante la pandemia. Ho ricordato al presidente Sarkissian la sua cortese telefonata nel marzo del 2020, quando in Italia la tempesta della pandemia stava imperversando in maniera drammatica”.
Rispetto ai rapporti bilaterali tra i due Paesi, Mattarella ha osservato come “per l’Italia, l’Armenia costituisca un partner affidabile e importante nella Regione, e che questo porta a una collaborazione crescente, operativa, con il nostro intento di contribuire in maniera amichevole al percorso di riforma in corso in Armenia, con gli scambi di esperienze che reciprocamente ci facciamo e possiamo farci”. “Uno di quei settori – ha spiegato – è quello delle Forze dell’ordine e del sistema giudiziario. Tra gli accordi firmati, in costanza di questa visita, vi sarà oggi un accordo tra le scuole per la magistratura armena e italiana”. Inoltre, “abbiamo parlato molto delle nostre aziende, dell’interesse delle nostre aziende per il mercato armeno. Alcune sono già presenti, altre guardano con grande interesse che il nostro governo incoraggia”. È stato confermato il “grande interesse reciproco sul piano culturale e artistico”. “L’Armenia e l’Italia vantano rapporti di amicizia molto grandi, tradizionali, con relazioni eccellenti, caratterizzate da collaborazione crescente e contatti sempre più intensi”, ha evidenziato Mattarella che ha “ringraziato il presidente Sarkissian per la collaborazione che i militari armeni forniscono alla missione Unifil in Libano”.