La Conferenza episcopale francese invita la chiesa cattolica in Francia ad unirsi domani in preghiera per prepararsi ad “accogliere il rapporto della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa” ed ha diffuso via Twitter una speciale intenzione di preghiera. “Signore, ti affidiamo tutti coloro che hanno subito violenze e aggressioni sessuali nella Chiesa: possano contare sempre sul tuo sostegno e sul nostro sostegno nei momenti di prova. Possiamo noi, come tuo Figlio, prenderci cura dei più piccoli e fragili per rendere la nostra Chiesa una ‘casa sicura’. Donaci il tuo Spirito di umiltà per vivere nella speranza nei giorni a venire. Amen”. Dopo due anni e mezzo di lavoro, la Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (Ciase), insediatasi l’8 febbraio 2019, presenterà il suo rapporto domani, martedì 5 ottobre, alle 9. La presentazione dell’indagine avverrà nella linea di assoluta trasparenza e sarà quindi diffusa in diretta su diverse piattaforme tv e social: sul canale Kto, sul canale YouTube dell’emittente cattolica e sulla pagina Facebook della Ciase. Alle 10, il Rapporto, nonché i suoi allegati nella loro interezza, saranno pubblicati e quindi accessibili a tutti, sul sito web della Commissione, in una scheda dedicata. Sarà il presidente incaricato della Ciase, Jean-Marc Sauvé, a consegnare e presentare tutta la documentazione a mons. Eric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza dei vescovi di Francia, e a suor Véronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia. Milleduecento email e lettere ricevute in questi anni, storie raccontate in poche pagine o anche contenute in file spessi a volte accompagnati da documenti legali o certificati medici. Dalle prime anticipazioni che si possono leggere sul giornale cattolico La Croix, negli ultimi 70 anni di storia della Chiesa di Francia, si possono contare fra i 2.900 e 3.200 preti o altri membri della chiesa francese individuati come pedofili mentre le vittime sarebbero almeno 10mila, come ipotizzato a marzo dallo stesso Sauvé. Riuniti a gruppi nelle settimane scorse a Roma per la visita ad limina in Vaticano, i vescovi francesi hanno anticipato a Papa Francesco i risultati dell’indagine. Rispondendo ai giornalisti, il presidente della Conferenza episcopale francese, mons. Eric de Moulins-Beaufort, ha detto: “Penso prima di tutto alle vittime, ai volti, ai nomi, alle persone che conosco. E attraverso loro, penso a tutti quelli che non conosco. C’è un grido spaventoso che deve essere sentito e ascoltato. È importante rendersi conto che il 5 ottobre sarà un giorno difficile per queste persone”. L’arcivescovo ammette che “la portata del fenomeno è maggiore di quanto si poteva temere”. “Questo male è lì, dobbiamo affrontarlo, trattarlo, cercare di uscirne, guardarlo in faccia”.