“L’Italia è un Paese potenzialmente ricco di biodiversità”. Lo ha detto, stamattina, Carlo Blasi, ecologo vegetale, professore emerito dell’Università La Sapienza di Roma, intervenendo alla seconda giornata del XVI Forum nazionale dell’informazione cattolica per la custodia del Creato, promosso fino a domani a Bari da Greenaccord onlus. “La presenza storica dell’uomo ha prodotto ecosistemi seminaturali di grande valore paesaggistico – ha affermato l’esperto –. L’analisi dello stato di conservazione degli ecosistemi evidenzia una situazione critica per le ecoregioni padana e adriatica. Circa la metà degli ecosistemi presenti in Italia sono minacciati anche se in termini di superficie questi interessano circa il 20% del territorio nazionale”. Blasi ha sottolineato che “le nuove Strategie europee per la biodiversità e le infrastrutture verdi e per il sistema agricolo e forestale hanno molti punti in comune tra cui la tutela della biodiversità. Si chiede di aumentare le aree protette, recuperare a livello europeo 25.000 chilometri di habitat ripariali e mettere a dimora 3 miliardi di alberi”. Anche “il Pnrr, pur non investendo in biodiversità, ha previsto – ha ricordato l’esperto – un intervento per la forestazione dei sistemi urbani utilizzando alberi autoctoni coerenti con la vegetazione potenziale locale”.