Francia: mons. Eric de Moulins-Beaufort (pres. Vescovi) su Rapporto abusi, “portata del fenomeno maggiore di quanto temevamo”

“Per noi sacerdoti e vescovi, la prima reazione non dovrebbe essere quella di difenderci o di contestare. C’è un fatto, va affrontato”. Nel corso di una serata organizzata ieri a Roma, dall’ambasciata di Francia presso la Santa Sede, a margine delle visite ad limina dei vescovi francesi, il presidente della Conferenza episcopale francese, mons. Eric de Moulins-Beaufort, risponde alle domande su come la Chiesa di Francia si sta preparando ad accogliere il Rapporto sugli abusi che la Commissione Ciase presenterà il 5 ottobre. “Penso prima di tutto alle vittime, ai volti, ai nomi, alle persone che conosco”, ha detto il presidente secondo quanto oggi riporta il quotidiano cattolico La Croix. “E attraverso loro, penso a tutti quelli che non conosco. C’è un grido spaventoso che deve essere sentito e ascoltato. È importante rendersi conto che il 5 ottobre sarà un giorno difficile per queste persone”. L’arcivescovo ammette che “la portata del fenomeno è maggiore di quanto si poteva temere”. “Questo male è lì, dobbiamo affrontarlo, trattarlo, cercare di uscirne, guardarlo in faccia”. Con la presentazione del Rapporto, la Chiesa cattolica dovrà intraprendere “un intero progetto” nei campi della “prevenzione, della formazione dei sacerdoti, delle denunce e dell’accompagnamento dei sacerdoti colpevoli”, nonché, “soprattutto”, sviluppare una “capacità di sostenere coloro che sono state vittime” perché sono loro “i primi a soffrire”. “Quello che vorrei è che ci sia un clima”, ha detto il presidente dei vescovi francesi, che permetta alla vittima che trova il coraggio di parlare, di essere ascoltata. “C’è un male sociale, c’è un male umano”, ha proseguito l’arcivescovo. “Il nostro lavoro può essere vantaggio di tutta la società”.

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