“Come Presidenza del G20 e Co-Presidenza della Cop26 con il Regno Unito, stiamo esigendo che i Paesi rispettino i loro impegni climatici e, in certi casi, che siano pronti a prenderne di più audaci. Se vogliamo aver successo, tutti i Paesi devono fare la loro parte, a partire da quelli del G20. I Paesi del G20 generano oltre l’80% del Pil a livello mondiale e oltre 75% delle emissioni globali. Tutti i principali attori e emettitori ne fanno parte”. Lo ha affermato questa mattina il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, nel suo intervento alla sessione conclusiva dello “Youth4Climate: Driving Ambition” al Mico Milano Congressi.
Per il premier, nonostante gli impegni presi dai diversi Paesi, “siamo consapevoli che dobbiamo fare di più – molto di più”. “Questo – ha spiegato – sarà l’obiettivo del Vertice a Roma che si terrà alla fine di ottobre. A livello G20, vogliamo riuscire a prendere un impegno per quanto riguarda la necessità di realizzare l’obiettivo di 1,5°C. E vogliamo sviluppare, dobbiamo sviluppare, delle strategie a lungo termine che siano coerenti con quell’obiettivo del 1,5°C”. “Allo stesso tempo – ha proseguito – dobbiamo rispettare il nostro impegno di donare 100 miliardi di dollari per sostenere i Paesi in via di sviluppo”. “I Paesi a basso e medio reddito sono spesso più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici”, ha aggiunto Draghi: “È inevitabile che le emissioni in una parte del mondo abbiano un impatto sul resto della Terra. Aiutare questi Paesi con le loro transizioni risulta dunque essere sia un imperativo morale sia un bisogno urgente”. “Noi adulti abbiamo imparato cosa dobbiamo fare: mitigare, adattare e raccogliere fondi per aiutare i Paesi più poveri a fare lo stesso”, ha evidenziato il premier, secondo cui “la cosa più importante è che dobbiamo farlo adesso. Dobbiamo agire adesso”. “Abbiamo tanto da imparare dalle vostre idee, i vostri suggerimenti e la vostra leadership. E dalle vostre pressioni, che sono davvero benvenute”, ha sottolineato rivolgendosi ai giovani presenti”. “Dobbiamo essere chiamati all’azione. La vostra mobilitazione è stata di grande impatto, e siate sicuri: vi stiamo ascoltando”, l’impegno assunto da Draghi.