Il Consiglio episcopale permanente della Cei, riunito a Roma dal 27 al 29 settembre, si è confrontato ampiamente sul Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. “Papa Francesco – viene ricordato nel comunicato finale – è intervenuto in diverse occasioni sulla sinodalità – dal Convegno ecclesiale nazionale, svoltosi a Firenze nel 2015, fino al recente discorso alla diocesi di Roma – delineandone ragioni, finalità e modalità di fondo e insistendo sull’ascolto ‘dal basso’, attraverso la consultazione capillare del Popolo di Dio, per intercettarne il ‘senso di fede’, in un dialogo costante con il Magistero. Il processo sinodale, che si aprirà tra poche settimane in tutte le Chiese del mondo, rappresenta una grande opportunità anche per le Chiese in Italia”.
Il Consiglio ha confermato “la scelta di assumere il primo anno del Sinodo universale, che partirà dalle singole diocesi, come primo anno del Cammino sinodale delle Chiese in Italia”. Ha poi approvato un “Messaggio ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e agli operatori pastorali”, che offre “una lettura spirituale dell’esperienza sinodale”, e una “Lettera alle donne e agli uomini di buona volontà”, che “invita a sentirsi partecipi del percorso”. È stato infine tracciato un crono-programma che si distende per l’intero quinquennio 2021-2025. Tutti i materiali, assieme ad alcune schede metodologiche che aiuteranno le comunità cristiane a vivere al meglio il percorso, verranno messi a disposizione nel sito web dedicato, che sarà on line nei prossimi giorni.
“Il Cammino – spiega il comunicato finale – inizierà con il biennio dell’ascolto (2021-2023), ovvero con una fase narrativa che raccoglierà in un primo anno i racconti, i desideri, le sofferenze e le risorse di tutti coloro che vorranno intervenire, sulla base delle domande preparate dal Sinodo dei vescovi su ‘partecipazione, comunione e missione’; nell’anno seguente si concentrerà invece su alcune priorità pastorali, per approfondirle”. I vescovi hanno insistito sulla “proposta di un coinvolgimento il più ampio possibile”, cercando di “interessare non solo i praticanti, ma anche coloro che si sentono ai margini o al di fuori dell’esperienza ecclesiale”.
Seguirà “una fase sapienziale, nella quale l’intero popolo di Dio, con il supporto dei teologi e dei pastori, leggerà in profondità quanto sarà emerso nelle consultazioni capillari (2023-24)”. Un momento assembleare nel 2025, da definire, “cercherà di assumere alcuni orientamenti profetici e coraggiosi, da riconsegnare alle Chiese nella seconda metà del decennio”. “L’Assemblea generale straordinaria, che si svolgerà a Roma dal 22 al 25 novembre 2021, sul tema ‘Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione’, e il Consiglio episcopale permanente – informa il comunicato finale – dovranno deliberare alcune scelte in ordine alla composizione del Comitato nazionale che accompagnerà il Cammino sinodale e ad alcune modalità operative”. L’Assemblea stessa – di cui è stato approvato l’ordine del giorno – è pensata “come momento sinodale tra i vescovi”.