“Il nostro desiderio più profondo come Chiesa è quello di promuovere il bene e di vedere una rinascita di Cisterna e dei suoi cittadini da troppo tempo rassegnati di fronte al disfattismo e all’inedia di questi anni. Per questo siamo pronti a lavorare con impegno, gioia ed entusiasmo facendo la nostra parte sperando di poter trovare spazi di dialogo con un’Amministrazione che ci aspettiamo trasparente, fattiva e rapida nel fornire soluzioni concrete capaci di dare risposte ai bisogni della nostra comunità”. Lo hanno scritto i parroci di Cisterna di Latina nella lettera aperta ai candidati alle prossime elezioni comunali e ai concittadini che sarà distribuita nei prossimi giorni.
Dopo aver espresso verso chi ha deciso di partecipare alla competizione elettorale il “ringraziamento per la disponibilità che manifestate nell’impegnarvi con passione al bene della città”, i parroci volendo “contribuire al lavoro della nuova Amministrazione, a qualunque partito o coalizione appartenga”, presentano “alcune questioni che ci sembrano essere particolarmente urgenti”. “Non è difficile riconoscere i punti di forza del nostro territorio, caratterizzato da ricchezze storiche invidiabili alle quali si unisce la vera ricchezza della nostra città, quella di un grande numero di cittadini dediti al volontariato che si spendono generosamente senza alcun interesse personale”, osservano, aggiungendo però che “le vicende politiche degli ultimi anni non sembrano riuscire a dare valore e a rendere giustizia a tutto questo”. “I cittadini hanno dovuto assistere a scontri spesso di bassa cultura e di pressapochismo”, denunciano i parroci, secondo i quali “dalle cariche istituzionali ci si aspetta un esempio diverso, fatto di trasparenza, di giustizia e onestà”. “Vorremmo che fosse più chiara – l’auspicio espresso – una collaborazione con tutte quelle realtà territoriali che possono offrire ai cittadini opportunità di comunità. Come Chiesa saremo felici di fare la nostra parte nell’aiutare l’Amministrazione a tale scopo”.
I sacerdoti si soffermano poi su altri aspetti problematici: “Il centro della città versa in condizioni deplorevoli” e “anche nella periferia la situazione non è delle migliori”. E sottolineano che “una città priva di luoghi di aggregazione culturale come un cinema, un teatro, una sala musicale, un centro polivalente, un circolo cittadino, condanna i propri cittadini, in particolare i giovani, a trascorre il proprio tempo libero nella noia e nel degrado invece che in luoghi sani di incontro e di crescita”. “Proprio i giovani costituiscono un capitolo urgente”, proseguono, chiedendo “una maggiore vigilanza” e il moltiplicarsi di “iniziative di promozione alla legalità”. “Un altro tema su cui occorre fare di più e meglio – evidenziano – riguarda la solidarietà nei confronti dei cittadini più fragili e bisognosi di aiuto”; la Caritas è impegnata ma “sarebbe auspicabile un lavoro in sinergia con gli enti preposti dal Comune e con tutte le associazioni presenti sul territorio che si occupano di assistenza”.