Si è aperta, sulle note della cantautrice piemontese Barbara Monte, a Madonna di Campiglio, ai piedi delle Dolomiti, la premiazione della XXIV edizione di Religion Today Film Festival “Nomadi nella fede”, dedicata a viaggio e pellegrinaggio, con un’attenzione speciale per l’Afghanistan. “Esau” dell’israeliano Pavel Lungin, moderna rivisitazione della storia biblica di Giacobbe ed Esaù nel libro della Genesi, è stato premiato come miglior film in concorso, mentre l’iraniano “Holy Bread” di Rahim Zabihi è stato nominato miglior documentario. Zabihi racconta il lavoro estremamente pericoloso dei “kulbar” curdi, lavoratori che per mantenere le loro famiglie trasportano merci attraverso il confine iraniano rischiando la vita quotidianamente. Proprio l’Iran è salito sul podio anche per il miglior documentario-corto, con “I won’t remain alone” di Yaser Talebi. Il premio per il miglior cortometraggio è stato conferito al tedesco “Diversity” di Martina Huismann e Marc Eggers. Il “Gran Premio nello Spirito della Fede” se l’è guadagnato “Men of God” di Yelena Popovic, prodotto negli Stati Uniti, con la storia del vescovo greco ortodosso San Nettario di Egina. Il premio “Nello Spirito delle Dolomiti” è stato conferito al documentario italiano “Siamo qui da Vent’anni” di Sandro Bozzolo, che racconta il pluralismo culturale e religioso che negli ultimi due decenni ha ridisegnato le società alpine italiane. Il premio “Signis”, riconoscimento dato dalla giuria promossa dall’Associazione cattolica mondiale per la comunicazione, è andato a “Neighbours” di Mano Khali (Svizzera) ed è la storia di un bambino curdo che vive tra Siria e Turchia.
“È stato un Festival in cui si è vista chiaramente la voglia di ricominciare da parte della gente, che ha riempito il tendone in piazza Fiera e le sale cinematografiche”, racconta Alberto Beltrami, presidente dell’Associazione Bianconero, che ogni anno organizza il Religion Today Film Festival”. Il direttore artistico del Film Festival, Andrea Morghen, evidenzia: “Lo sforzo organizzativo è stato enorme ma ora siamo veramente felici”.
Religion Today fa parte anche di Film for our Future, un network internazionale che conta 9 festival di cinema da diversi Paesi europei e non solo. A Bolzano la giuria di giovani ha premiato il cortometraggio iraniano “Congenital” di Saman Hosseinpuo e Ako Zandkarimi per il tema dei diritti umani, soprattutto quelli delle donne. Ha ritirato il premio il membro della giuria di questa edizione del Festival Elaheh Nobakht, una delle donne pioniere dell’industria cinematografica iraniana.
Nobahkt ha esortato i giovani di Bolzano a prendersi la responsabilità di provare a raccontare il mondo, anche attraverso una cinepresa.
Il prossimo appuntamento di Religion Today sarà a Roma, all’Università Pontificia Salesiana, con il seminario accademico Religion Today 2021, in attesa della venticinquesima edizione.