Ancora un allarme per la situazione della popolazione locale e un appello alla pace e alla riconciliazione è stato lanciato dal vescovo colombiano di Istmina-Tadó, mons. Mario de Jesús Álvarez Gómez, che avverte del pericolo che corrono le comunità che si trovano nei pressi del litorale del Pacifico, nel dipartimento del Chocó, a causa dell’azione dei gruppi armati, soprattutto il Clan del Golfo e la guerriglia dell’Eln.
La zona interessata è quella di San Juan, nella quale, avverte il vescovo, “si annunciano veri genocidi che possiamo evitare. Per favore, l’attenzione immediata non può essere rimandata, attraverso il dialogo e l’accordo”.
Attraverso un comunicato, il presule sollecita la presenza dello Stato e delle organizzazioni nazionali e internazionali, “la cui ragione fondamentale d’essere è il controllo e la cura dei diritti umani globali”. Inoltre, chiede alla Chiesa, attraverso la Santa Sede, agli episcopati europei e americani, alla Caritas e alle istituzioni ecclesiali di verificare e andare incontro alla complessa situazione che vivono queste popolazioni. Un appello che fa seguito a quello analogo lanciato due settimane fa e alla missione umanitaria interreligiosa svoltasi nella zona nord-occidentale dell’Antioquia, in uno scenario simile a quello del Chocó.
Conclude il vescovo: “Insieme con tutte le autorità, sia statali che sociali, il cui raggio d’azione sono i comuni di Istmina, Medio San Juan, Litoral de San Juan e Bajo Baudo, nel dipartimento del Chocó, rivolgo un nuovo appello per amore della pace e della riconciliazione, sulla via di un umanesimo integrale, per queste comunità di fratelli afro-discendenti, wounaan e meticci”.