Ascolto e servizio: gratuità ed efficienza; liturgia eucaristica e sacramenti; corpo, affetti, sessualità; il grido della terra: sono questi i temi che scandiscono la lettera dell’arcivescovo Erio Castellucci per il nuovo anno pastorale, aperto questa mattina nella chiesa parrocchiale di Gesù Redentore, a Modena. I temi sono il frutto delle risposte di 80 giovani, provenienti da 26 parrocchie di Modena, interpellati in maniera “sinodale” durante la vacanza di Campestrin (Tn) organizzata dalla pastorale giovanile diocesana a fine agosto 2021. Per tutti la domanda è stata: “che cosa chiedi alla Chiesa?” “Sono quattro piste – scrive l’arcivescovo – che ci permettono un inserimento creativo nel cammino sinodale che la Chiesa universale e italiana sta avviando; questo cammino non è altro che la pratica dello stile di dialogo, confronto, preghiera, scambio di esperienze, celebrazioni, attività. Siamo chiamati nei prossimi anni ad un ascolto profondo di ‘ciò che lo Spirito dice alle Chiese’; in un tempo nel quale prevalgono spesso sensazioni, discorsi e gesti negativi, credo proprio che dai giovani possa arrivare la soluzione migliore”. Le piste indicate, rimarca mons. Castellucci, “sono solo delle proposte, da integrare liberamente con i ‘dieci nuclei tematici da approfondire’ che il Sinodo dei Vescovi propone a tutte le diocesi per la consultazione dei fedeli. Le nostre parrocchie e i loro pastori – aggiunge – faranno da perno ed elemento propulsore, per interessare il maggior numero di persone, anche tra quelle meno presenti alla vita comunitaria. Sarà una bella avventura, quella del cammino sinodale, se però ci coinvolgeremo umilmente, abbandonando scetticismo e cinismo e mettendoci nell’atteggiamento di offrire in modo costruttivo idee, esperienze ed energie, insieme a un po’ di tempo e disponibilità”.