“È fondamentale perseguire in modo aggressivo un’agenda per vaccinare il mondo. La leadership coordinata degli Stati Uniti e dell’Ue contribuirà ad espandere l’offerta di vaccini, a distribuirli in modo più coordinato ed efficiente e gestire i limiti delle catene di approvvigionamento”. Lo si legge in una dichiarazione che sigilla la collaborazione Ue-Usa decisa dal presidente americano Joe Biden e dalla europea Ursula von der Leyen, con l’obiettivo di raggiungere il 70% di vaccinati a livello mondiale entro il 2022. Il partenariato si fonda su cinque impegni, a partire dalla condivisione delle dosi di vaccino a livello globale tramite Covax. L’America ha messo a disposizione oltre 1,1 miliardi di dosi, l’Ue 500 milioni, oltre a quelle fino ad ora già finanziate. La richiesta di condividere si estende a tutti i Paesi, anche per “ridurre al minimo gli sprechi”. Usa e Ue lavoreranno insieme per preparare e distribuire i vaccini perché “tutte le fiale diventino iniezioni nelle braccia”, promuovendo un’equa distribuzione dei vaccini. Una task force congiunta coordinerà la produzione globale di vaccini perché possa aumentare. Si lavorerà insieme per la “sicurezza sanitaria globale”, istituendo entro la fine del 2021 un Fondo dedicato a capitalizzazione sostenibile, con la “sorveglianza globale della pandemia”, con cooperazioni per sviluppare nuovi vaccini. Ultimo impegno: rafforzare la capacità dell’Africa di produrre vaccini e trattamenti anti-Covid in loco.