“La violenza sulle donne è una piaga aperta. Dappertutto”. Lo ha denunciato il Papa, che ripercorrendo le tappe del suo viaggio apostolico a Budapest e in Slovacchia ha definito “forte e profetica la testimonianza della Beata Anna Kolesárová, ragazza slovacca che a costo della vita difese la propria dignità contro la violenza”. Quello che si è concluso una settimana fa, per Francesco, “è stato un pellegrinaggio di speranza. Ho visto tanta speranza negli occhi dei giovani, nell’indimenticabile incontro allo stadio di Košice”. “Questo mi ha dato speranza, vedere tante coppie giovani e tanti bambini”, ha proseguito a braccio: “Mi ha fatto pensare all’ inverno demografico che stiamo vivendo, e in quei Paesi fioriscono di coppie giovani e di bambini, un segno di speranza”. “Ho visto speranza in tante persone che, silenziosamente, si occupano e si preoccupano del prossimo”, il riferimento all’incontro con le Suore Missionarie della Carità del Centro Betlemme a Bratislava: “brave suorine, che ricevono gli scartati della società. Pregano e servono, pregano tanto e aiutano tanto, senza pretese. Sono gli eroi in questa civilizzazione”. “Io vorrei che tutti noi facciamo un atto di riconoscenza a Madre Teresa e a queste suore”, l’invito ai fedeli: “Un applauso a queste suore brave, che accolgono le persone senzatetto”.