“Durante questo viaggio nel cuore dell’Europa ho pensato spesso ai padri dell’Unione europea: a come l’hanno sognata, non come un’agenzia per distribuire le colonizzazioni ideologiche alla moda”. Lo ha rivelato, a braccio, il Papa, ripercorrendo nell’udienza di oggi, in Aula Paolo VI, le tappe del suo viaggio a Budapest e in Slovacchia, che “è stato un pellegrinaggio alle radici”. “Incontrando i fratelli vescovi, sia a Budapest sia a Bratislava – ha detto Francesco – ho potuto toccare con mano il ricordo grato di queste radici di fede e di vita cristiana, vivide nell’esempio luminoso di testimoni della fede, come i Cardinali Mindszenty e Korec, come il Beato Vescovo Pavel Peter Gojdič. Radici che scendono in profondità fino al nono secolo, fino all’opera evangelizzatrice dei santi fratelli Cirillo e Metodio, che hanno accompagnato questo viaggio come una presenza costante. Ho percepito la forza di queste radici nella celebrazione della Divina Liturgia in rito bizantino, a Prešov, nella festa della Santa Croce. Nei canti ho sentito vibrare il cuore del santo popolo fedele, forgiato da tante sofferenze patite per la fede”. “Più volte ho insistito sul fatto che queste radici sono sempre vive, piene della linfa vitale che è lo Spirito Santo, e che come tali devono essere custodite”, ha ricordato il Papa: “Non come reperti da museo, non ideologizzate e strumentalizzate per interessi di prestigio e di potere, per consolidare un’identità chiusa. No. Questo vorrebbe dire tradirle e sterilizzarle! Cirillo e Metodio non sono per noi personaggi da commemorare, ma modelli da imitare, maestri da cui sempre imparare lo spirito e il metodo dell’evangelizzazione, come pure dell’impegno civile”. “Così intese e vissute, le radici sono garanzia di futuro”, ha assicurato Francesco: “Da esse germogliano folti rami di speranza”. “Anche noi abbiamo radici, ognuno di noi ha le proprie radici”, ha proseguito a braccio: “Ricordiamo le proprie radici, dei padri, dei nonni. Siamo collegati ai nonni: loro ti danno la linfa, tu devi prendere da loro la linfa per andare avanti. Non dimenticatevi di questo: tutto quello che l’albero ha di fiorito gli viene da quello che ha sotterrato. Tu puoi crescere nella misura in cui sei unito alle radici. Se tagli le radici, le nuove ideologie non ti porteranno a nulla, finirai male”.