Sarà l’acqua al centro della Giornata per il Creato di venerdì prossimo, 24 settembre, proposta dall’Ufficio per la Pastorale sociale della diocesi di Adria-Rovigo. La Giornata – informano i promotori – si svolgerà sulle rive del fiume Po a Melara (Ro) e ad Ostiglia (Mn), coinvolgendo le diocesi sorelle di Chioggia, di Mantova e di Ferrara-Comacchio. Una iniziativa che diventa quindi di interesse interdiocesano, facendo riecheggiare nei fatti, quanto espresso dai vescovi italiani nel Messaggio per l’ultima Giornata per il Creato: “Il cambiamento si attiva solo se sappiamo costruirlo nella speranza, se sappiamo ricercarlo assieme: insieme è la parola chiave per costruire il futuro”. Le affinità territoriali e culturali delle diocesi poste a cavallo dei due grandi fiumi italiani le hanno spinte a organizzare insieme la Giornata. Le località prescelte per la celebrazione sono emblematiche: si tratta di piccoli comuni posti al confine fra le province di Mantova e Rovigo. Il momento di riflessione alle 17 sul tema “Acqua buona per donne e uomini, animali e piante: i circuiti virtuosi dell’acqua”, vede al centro i tratti caratteristici di quei territori: terra e acqua, agricoltura e irrigazione. Al convegno interverranno Antonio Tesini della Cooperativa Ca’ Magre di Isola della Scala (Vr) e Paolo Tarolli (Dipartimento Tesaf – Università di Padova). A moderare l’incontro sarà Matteo Ceruti (Avvocato del Foro di Rovigo). Il secondo momento della Giornata sarà alle 19 al Santuario della Madonna della Comuna di Ostiglia (Mn) dove si terrà la “Preghiera tra le religioni” sul tema “Camminare in una vita nuova – La transizione ecologica per la cura della vita” con la partecipazione dei vescovi Pierantonio Pavanello (Adria-Rovigo), Marco Busca (Mantova), Adriano Tessarollo (Chioggia) e Giancarlo Perego (Ferrara-Comacchio) oltre a Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia, Nicola Laricchio, pastore Chiesa evangelica Battista di Rovigo, e Nicolae Budui, sacerdote della Chiesa ortodossa romena di Rovigo.