“Le nostre comunità di fede sono unite nella cura della vita umana e del mondo naturale”. Comincia così la “Dichiarazione multireligiosa di Glasgow per la Cop26”, firmata da tutti i leader religiosi del Regno Unito tra i quali il vescovo cattolico di Salford John Arnold, responsabile per l’ambiente per la Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, il vescovo cattolico di Argyll, Brian McGee, presidente del comitato cattolico per il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale scozzese, e il vescovo anglicano di Norwich, Graham Usher, portavoce, sempre per l’ambiente, della Chiesa d’Inghilterra. Insieme a loro sottoscrivono la dichiarazione la presidentessa della Chiesa metodista Sonia Hicks e la segretaria generale dell’Unione battista della Gran Bretagna Lynn Green, l’arcivescovo della Chiesa copta ortodossa di Londra Angaelos insieme ai rappresentanti delle comunità ebraica, musulmana, baha’i, sikh, buddista e gianista. “Ricordiamo ai governi il loro impegno, preso alla Conferenza di Parigi del 2015, di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi”, scrivono i leader religiosi britannici. “E chiediamo che intervengano per evitare danni e migrazioni forzate provocati dal cambiamento climatico. Anche se abbiamo convinzioni politiche e dottrinali diverse condividiamo la convinzione che dobbiamo cambiare per garantire a tutti una qualità di vita e la speranza a persone di ogni età, comprese le generazioni future”.