“I poveri, i mendicanti, i giovani tossicodipendenti, tutti questi che la società scarta, sono parte del Sinodo? Sì, caro, sì, cara: non lo dico io, lo dice il Signore: sono parte della Chiesa”. Lo ha affermato oggi Papa Francesco, ricevendo in udienza i fedeli della diocesi di Roma, che stanno per iniziare il processo sinodale diocesano intitolato “Per un Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”. Sono previste tre fasi, che si svolgeranno tra ottobre 2021 e ottobre 2023. Papa Francesco invita a trovare il modo, con i poveri, “o se non vai da loro per stare un po’ con loro – ha precisato -, per sentire non cosa dicono ma cosa sentono, anche gli insulti che ti danno, non stai facendo bene il Sinodo. Il Sinodo è fino ai limiti, comprende tutti”. Il Sinodo – ha aggiunto – “è anche fare spazio al dialogo sulle nostre miserie, le miserie che ho io come vescovo vostro, le miserie che hanno i vescovi ausiliari, le miserie che hanno i preti e i laici e quelli che appartengono alle associazioni; prendere tutta questa miseria! Ma se noi non includiamo i miserabili – tra virgolette – della società, quelli scartati, mai potremo farci carico delle nostre miserie. E questo è importante: che nel dialogo possano emergere le proprie miserie, senza giustificazioni. Non abbiate paura!”.