Economia: Delle Site (Giovani Ucid), di fronte a oligopoli “riscoprire l’attualità della Dottrina sociale della Chiesa”

“Nei primi quattro mesi del 2021 il valore totale delle concentrazioni finanziarie e produttive è stato stimato in 1.800 miliardi. Superata la pandemia ci troveremo di fronte un’economia globale sempre più dominata dagli oligopoli, Big Tech, Big Pharma, Big Oil, Big Food e fortemente a rischio di abuso di tali posizioni dominanti: i colossi possono provare a frenare l’accesso al mercato dei concorrenti, negando e falsando i presupposti alla base di una economia basata sul mercato libero. Un golpe silenzioso”. Lo afferma Benedetto Delle Site, presidente nazionale del Movimento Giovani Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti).
“In questo scenario, la Dottrina sociale della Chiesa – ha spiegato il presidente nazionale dell’Ucid Giovani -, composta dalle encicliche e dai pronunciamenti dei Pontefici in materia sociale ed economica, è di sorprendente attualità: già la Quadragesimo Anno di Pio XI metteva in guardia popoli e governi affermando che alla libertà del mercato era subentrata l’egemonia economica e che, assieme al nazionalismo, uno dei maggiori pericoli era costituito dall’imperialismo internazionale del denaro, per cui la patria è dove si sta bene. A queste tendenze, noi vogliamo opporre un rinnovato rapporto tra impresa, territorio e comunità, la responsabilità per il bene comune, il principio di sussidiarietà”.
“Non possiamo pensare a un nuovo dirigismo e a un’economia pianificata e controllata dagli Stati come risposta alla crisi pandemica. Il Pnrr purtroppo parla poco di sussidiarietà. Nelle decisioni serve il coinvolgimento di tutti gli attori, soprattutto degli imprenditori ossia quei soggetti i quali, con la propria creatività, il talento e l’ingegno, sono votati alla creazione di ricchezza. I giovani di ogni settore della nostra economia hanno un ruolo fondamentale perché, nel confronto con le forze di governo, sono chiamati a un tipo di concertazione diverso da quello al quale siamo stati abituati, che guardi all’impatto futuro delle scelte odierne. Si tratta della nostra generazione, una responsabilità grande”, ribadisce il presidente dei giovani imprenditori e manager cattolici.
“L’accesso al mercato è il presupposto dell’economia d’impresa, i cui frutti positivi per la società sono stati riconosciuti solennemente da Giovanni Paolo II nell’enciclica Centesimus Annus. Fra le nuove generazioni c’è anche questa vocazione, e attraverso molte imprese start-up innoviamo continuamente l’economia, anche le aziende già consolidate beneficiano di questo dinamismo”, sottolinea Delle Site.
“La Dottrina sociale della Chiesa può aiutare, perché innanzitutto punta a una autentica umanizzazione dell’economia, si rivolge con la propria saggezza al cuore degli uomini, che sono chiamati poi, con la propria responsabilità personale, a fare un buon uso degli strumenti economici”, conclude il presidente di Giovani Ucid.

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