“Mettiamoci in gioco”, campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo, esprime il proprio “sconcerto” per le parole pronunciate dal presidente del Coni Giovani Malagò in occasione della presentazione del “Libro Blu 2020” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “In tale occasione – ricorda la campagna – Malagò ha affermato che lo stop alla pubblicità sulle maglie delle squadre e sui cartelloni a bordo campo ‘è una di quelle cose figlia di un contesto di demagogia che ha penalizzato lo sport’ ed è ‘una partita che si sta giocando ad armi impari. Oggettivamente perdiamo elementi di competitività’ rispetto alle squadre di altri Paesi. Il presidente del Coni ha concluso augurandosi che si possa ‘al più presto sistemare questa cosa'”.
“Lascia esterrefatti che la più alta carica dello sport italiano definisca ‘ideologia’ il contrasto a un fenomeno che arreca danni sanitari, sociali ed economici rilevanti al Paese e a una fascia notevole di italiani. Ci aspettiamo da chi ricopre incarichi istituzionali una maggiore sensibilità rispetto alle tante, gravi questioni che il gioco d’azzardo comporta, non solo un’attenzione esclusiva per i bilanci delle squadre”, si legge in una nota di “Mettiamoci in gioco”.
“Chiediamo, poi, al presidente del Coni se ritiene compatibile associare lo sport e i suoi valori – che esaltano l’impegno, la dedizione, la perseveranza, il duro lavoro – al consumo di gioco d’azzardo, con le sue promesse di ‘vincere facile’ e con i tanti drammi personali e familiari che genera”, prosegue la nota.
Infine, “Mettiamoci in gioco” segnala al presidente del Coni che “il problema di competitività da lui sollevato non riguarda il finanziamento dello sport da parte dei concessionari del gioco d’azzardo, quanto un modello di sviluppo che – almeno per quanto riguarda il calcio – è del tutto insostenibile, con o senza i soldi dell’azzardo”.
I promotori della campagna “Mettiamoci in gioco” sarebbero ben lieti di poter incontrare il presidente Malagò o una rappresentanza del Coni per sottoporgli analisi e dati sui rischi del gioco d’azzardo.
Aderiscono alla campagna “Mettiamoci in gioco”: Acli, Ada, Adusbef, Ali per giocare, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Confsal, Ctg, Federazione Scs-Cnos/Salesiani per il sociale, Federconsumatori, FeDerSerD, Fict, Fitel, Fp Cgil, Gruppo Abele, InterCear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Missionari Comboniani, Scuola delle buone pratiche/Legautonomie-Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil Pensionati, Uisp.