“13 milioni di afghani hanno bisogno di assistenza umanitaria e protezione. L’alto numero di sfollati, la metà bambini e bambine, li espone ad ulteriori rischi come la violenza sessuale e la tratta e tutta la comunità internazionale, nessuno escluso, deve prestare attenzione costante per proteggerle da violenze, abusi e privazioni”. Lo ha dichiarato Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia. Assicurando che “la comunità umanitaria è solidale con i bambini, le donne e gli uomini in Afghanistan che stanno soffrendo molto”, Iacomini ha sottolineato che “quasi 8 milioni di persone sono state raggiunte da aiuti quest’anno ma l’assistenza sanitaria in Afghanistan è sull’orlo del collasso”. “Milioni di persone, in particolar modo bambine e bambini, rischiano di perdere l’accesso ai servizi di base come le vaccinazioni e sussistono rischi enormi per le cure per i bambini malnutriti e per le donne incinte”, ha denunciato il portavoce di Unicef Italia, secondo cui “non si deve tornare indietro rispetto ai risultati raggiunti in questi 20 anni in tema di salute della popolazione”. “Con l’avvicinarsi del rigido inverno in Afghanistan”, ha concluso Iacomini, “va evidenziato che l’80% degli sfollati interni ad oggi non ha i mezzi per riscaldarsi adeguatamente”.