“La scuola è stata devastata dallo tsunami del Covid, ma molte cose sono state fatte. La percentuale di copertura vaccinale del personale scolastico, più del 90% è estremamente positiva perché il vaccino viene percepito come la liberazione”; tuttavia “rimangono segnali preoccupanti”. Lo ha detto questa sera Agostino Miozzo, già coordinatore del Comitato tecnico scientifico nella prima fase dell’emergenza sanitaria, intervenendo al webinar “La gestione del rientro a scuola e le priorità per i giovani”, promosso dall’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari – Facoltà di Economia dell’Università Cattolica (Altems). Miozzo ha sottolineato che “la malattia con le sue varianti colpisce ed interessa giovani in maniera molto significativa” e che “siamo ancora in una situazione di rischio”. La scuola, ha aggiunto, “era impreparata alla Dad che per questo è stata devastante e ha prodotto risultati catastrofici. Immaginare un altro periodo di ragazzi in Dad mi lascia molto perplesso”. I dati Invalsi “ci dicono quanto si sia abbassato il livello culturale dei giovani, ma oltre ai dati sulla qualità dell’apprendimento – ha fatto notare – ci sono quelli sulla salute: l’aumento dei disturbi del comportamento, dell’autolesionismo e dei tentativi di suicidio. I reparti di neuropsichiatria infantile sono oberati di lavoro”. “La Dad – ha concluso – non va demonizzata, è uno straordinario strumento di emergenza. Il problema è che lo scorso anno, invece, lo abbiamo visto come sostituto della scuola”.