“Questa pandemia ha dimostrato che molti adulti non hanno adeguate competenze di base. In particolare, ha rivelato il grande divario digitale tra la popolazione adulta”. Così, in una nota, la commissaria Ue per la cultura e l’istruzione, Marya Gabriel, commenta il rapporto, pubblicato dal network Eurydice, sul livello di istruzione degli adulti. L’analisi esamina 42 sistemi di istruzione e formazione in 37 Paesi. In particolare, il report si concentra sulle misure e politiche attuate dai Paesi per “consentire l’accesso alla formazione di adulti con basse competenze e qualifiche”. È presente anche una mappatura dei programmi di istruzione e formazione degli adulti finanziati pubblicamente e cofinanziati, e le misure di orientamento e sostegno esistenti per coloro che sono meno qualificati. “Entro il 2030 vogliamo che almeno il 60% degli adulti nell’Ue partecipi a una formazione ogni anno”, afferma il commissario per il lavoro Nicolas Schmit. “I leader dell’Ue hanno accolto con favore questa ambizione e i loro piani nazionali di ripresa e resilienza includono grandi investimenti nell’aggiornamento delle qualifiche degli adulti”.