Sale a 90 euro il costo del pieno di benzina degli italiani con il Paese che sta tentando in ogni modo di uscire dagli effetti sanitari ed economici dell’emergenza Covid. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati del ministero della Transizione ecologica in riferimento al nuovo aumento medio di circa 5 centesimi al litro per benzina e diesel che pesa sui trasporti di famiglie e imprese.
Contro il rincaro dei carburanti – continua Uecoop – “famiglie e imprese possono seguire alcune regole di autodifesa che vanno dalla caccia al prezzo migliore nella propria area di residenza o lavoro all’utilizzo del self service che di solito è più conveniente rispetto al servito, dalla ricerca delle cosiddette “pompe bianche” non controllate dai grandi marchi del petrolio, alle partenze con il pieno fatto prima di entrare in autostrada, dalla verifica della distanza da percorrere con la scelta del percorso più breve alla manutenzione regolare dell’auto, della moto o del camper – continua Uecoop – in modo da rendere più efficiente il motore e ottimizzare l’utilizzo del carburante”.
In Italia – sottolinea l’Unione delle cooperative – “il costo dei carburanti segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio, mentre non arretra altrettanto velocemente quando le quotazioni dell’oro nero scendono. Una situazione che ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese con l’85% delle merci che viaggiano su strada e rappresenta un freno al rilancio del Paese e al lavoro delle cooperative, da quelle sociali alla logistica”.