Cordoglio nell’El Salvador per la morte del sacerdote Rutilio Sánchez, noto come padre Tilo, morto sabato scorso a San Salvador dopo essere stato contagiato dal Covid-19. Le comunità della diocesi di Chalatenango e di tutto il Paese lo ricordano come un grande difensore dei diritti umani e solidale con le vittime dei massacri commessi durante il conflitto armato salvadoregno. Fu, in particolare, stretto collaboratore di mons. Oscar Romero, operando nella Caritas del Paese. Si tratta di un sacerdote conosciuto in Italia, essendo stato spesso invitato a partecipare a incontri per ricordare la figura di san Oscar Romero, soprattutto dall’arcidiocesi di Milano.
Così padre Tilo è ricordato da Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani in America Latina: “In Italia conosceva bene don Alberto Vitali, biografo di mons. Romero, ed era legato all’esperienza di Pax Christi. È stato battagliero animatore delle comunità ecclesiali di base Sercoba, difensore dei diritti umani, denunciò i massacri di Chatzlango, commessi durante la dittatura militare, partecipò anche al Congresso mondiale di Pax Christi in Palestina, nel 2015. Lo conobbi alla casa della pace di Firenze nel 1997, è stato un pastore fermamente impegnato nel sociale, nella opzione preferenziale poveri, innamorato del pueblo campesino spesso vittima delle multinazionali dell’acqua, per tutti una voce libera e critica”.