“Intervenire con urgenza per garantire il diritto d’asilo alle persone in fuga dall’Afghanistan”: lo chiederà il Tavolo Asilo e Immigrazione, che riunisce le principali organizzazioni laiche e cattoliche che si occupano di questi temi, in una conferenza stampa che si svolgerà mercoledì 8 settembre a Roma (ore 11, presso Fnsi, sala Walter Tobagi, Corso Vittorio Emanuele II, 349). Le richieste e le proposte concrete sono contenute in un documento che verrà illustrato nel corso dell’incontro, a cui sono stati invitati i parlamentari. Il Tavolo Asilo e Immigrazione ricorda che nell’Ue negli ultimi dieci anni sono state presentate meno di 700.000 richieste di asilo: “Appaiono quindi inaccettabili le conclusioni del Consiglio Ue dei ministri degli Interni che di fatto escludono un impegno degli Stati membri ad accogliere i cittadini afghani in fuga, scaricandone l’onere sui Paesi limitrofi”. Le organizzazioni chiedono invece di “intervenire tramite la realizzazione di un ampio programma di trasferimenti/ricollocamenti dei cittadini afgani da attuarsi anche dai Paesi di transito, con un’iniziativa che garantisca l’equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri”. “Va fatto inoltre ogni sforzo per garantire a tutti i cittadini afghani, senza distinzione di genere, religione, provenienza etnica o orientamento politico una maggiore sicurezza in Afghanistan e per assicurare un’adeguata assistenza umanitaria alla popolazione”, precisano. “L’emergenza della crisi afgana – aggiungono – va affrontata in un quadro di politiche coerenti che riguardano sia gli interventi di aiuto umanitario che le politiche relative ai programmi di ingresso protetto e di accoglienza. Per tale ragione si sostiene la richiesta, già avanzata dalle rappresentanze delle Ong e di enti ed associazioni italiane, di istituire un tavolo di coordinamento unitario sull’Afghanistan che veda il coinvolgimento dei Ministeri interessati”, delle rappresentanze Ong e delle organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione, oltre a rappresentanti degli Enti locali e delle Regioni.