“Emergenza Libano – Con Beirut nel cuore”: è questo il titolo della raccolta fondi straordinaria lanciata dalla ong “Un Ponte Per” (Upp) per il Libano che, si legge in un comunicato, “sta attraversando una bancarotta senza precedenti, strangolato tra gli interessi politico-settari, la crisi monetaria e le macerie dell’esplosione di Beirut dello scorso agosto. La pandemia ha fatto il resto”. Particolarmente “drammatica” risulta “la situazione nei campi palestinesi del paese dei Cedri”. Secondo la Banca Mondiale, quella libanese è una delle peggiori crisi economiche e finanziarie al mondo mai registrate dal 1850. “Cibo e carburante sono diventati un privilegio. I tagli all’elettricità e l’impossibilità di ripiegare sui generatori di corrente per la mancanza di carburante causano blackout fino a 22 ore al giorno. Gli ospedali – denuncia la ong – rischiano di chiudere e i macchinari salva vita cesseranno di funzionare. Farmaci e forniture mediche non vengono quasi più importati. Molti farmaci salva vita, anche all’interno degli ospedali, sono irreperibili”. Inoltre le ripercussioni dell’attuale crisi sui rifugiati sono gravissime. “Quelli palestinesi soffrivano già di insicurezza alimentare, disoccupazione, mancanza di infrastrutture adeguate, acqua, fogne ed elettricità. Se non si trovano delle soluzioni – avverte Upp – il Libano sarà protagonista di un’escalation di instabilità sociale e di proteste nei prossimi mesi”. La ong continua ad essere sul campo per sostenere i partner locali attraverso la distribuzione di pacchi alimentari e beni di prima necessità, il funzionamento ‘in sicurezza igenico-sanitaria’ dei Centri educativi per frenare la dispersione scolastica infantile e il lavoro minorile nei campi profughi palestinesi, il sostegno a distanza 80 bambini/e palestinesi, visite mediche gratuite e rifugio alle lavoratrici migranti e alle donne rifugiate. Con la raccolta fondi straordinaria Upp vuole continuare a rispondere alla crisi in Libano. https://fundfacility.it/unponteper/emergenza-libano