Papa Francesco: a parlamentari cattolici, “politica sia a servizio del bene comune, no a interessi personali”. “Proteggere dignità umana da minacce tecnologia”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il vostro ruolo di parlamentari” è oggi “più che mai importante. Preposti a servire il bene comune, ora siete chiamati a collaborare, attraverso la vostra azione politica, a rinnovare integralmente le vostre comunità e la società intera. Non solo per sconfiggere il virus”, ma “per affrontare le cause profonde che la crisi ha rivelato e amplificato: la povertà, la disuguaglianza sociale, l’estesa disoccupazione e le mancanze di accesso all’educazione. Fratelli e sorelle, da una crisi non si esce uguali: usciremo migliori o peggiori. Da una crisi non si esce da soli: usciremo insieme o non potremo uscirne”. Lo ha detto questa mattina Papa Francesco ricevendo in udienza i partecipanti al Meeting Internazionale promosso dall’International Catholic Legislators Network, rete di parlamentari cattolici di tutto il mondo fondata nel 2010. “Vorrei chiedervi scusa di non parlare in piedi, ma ancora sono nel periodo post-operatorio e devo farlo da seduto. Scusatemi”, ha esordito il Pontefice all’inizio del suo discorso. Nel richiamare l’attuale “momento molto difficile”, in tempo di Covid-19, Francesco ha osservato che nonostante la poca stima che talvolta circonda parlamentari e i politici, non esiste “chiamata più alta” che quella di “servire il bene comune e dare priorità al benessere di tutti, prima del tornaconto personale”. “Il vostro obiettivo – ha detto – dev’essere sempre questo, perché una buona politica è indispensabile per la fraternità universale e la pace sociale”.
“Una delle maggiori sfide”, secondo il Papa, è oggi “l’amministrazione della tecnologia per il bene comune”. È “giusto rallegrarsi” per i progressi e “le ampie possibilità che ci aprono” scienza e tecnologia, ma, “abbandonate a loro stesse e alle sole forze del mercato, senza gli opportuni orientamenti impressi dalle assemblee legislative e delle altre pubbliche autorità guidate dal senso di responsabilità sociale, queste innovazioni possono minacciare la dignità dell’essere umano”. Di qui l’esortazione a “proteggere” con gli strumenti della politica “la dignità umana quando essa viene minacciata”.

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