Anche questo mese torna il consueto appuntamento di preghiera per la pace voluto dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” che si ripete con cadenza mensile in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.
Nell’invito il vescovo spiega che mentre “uniamo ancora una volta la nostra preghiera al pianto e alla supplica che sale verso Dio dall’Afghanistan che in questi giorni vive momenti drammatici di incertezza e di violenza, impegnandoci ad aprire il cuore alla solidarietà e all’accoglienza, ascoltiamo da Haiti e da tante regioni del mondo il grido della Terra, la nostra casa comune, devastata dalla potenza distruttiva del fuoco e dell’acqua”. “Questi fenomeni ci interpellano anche perché in gran parte – aggiunge il presule – , sono effetto del cambiamento climatico e della poca cura del territorio, dovuti a comportamenti individuali ma anche a condotte politiche ed economiche gravemente colpevoli. Le immagini satellitari ci mostrano un pianeta irriconoscibile, in cui mani irresponsabili si macchiano di un vero e proprio ‘assassinio’ ambientale, a svantaggio di singole popolazioni e del mondo intero. Alla distruzione della vegetazione si accompagna spesso anche la morte di animali e di persone innocenti”. Ma, afferma mons. Sorrentino, “di fronte a tanta desolazione, risuona in noi con forza il Cantico di Francesco d’Assisi, potente invito a ricordarci che tutto ciò che esiste è in profonda relazione di fraternità. A noi la responsabilità di agire di conseguenza, a partire da ogni semplice gesto quotidiano di rispetto e amore, per spezzare la logica della violenza e dello sfruttamento e generare accoglienza e pace”. “Preghiamo, il 27 di questo mese – conclude il vescovo – , perché si plachino, tra gli umani, i sentimenti di intolleranza, tanto più se impropriamente giustificati da motivi religiosi e rivolti a innocenti, donne, bambini. Insieme chiediamo al Dio misericordioso luce e grazia, perché quanti sono accecati dalla ricerca del vantaggio egoistico si aprano alla contemplazione delle meraviglie della vita e tutti, da veri fratelli e sorelle, impariamo a proteggere e custodire la bellezza di ogni creatura”. Come di consueto non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata del 27 agosto.