Le forti piogge della tempesta Grace sono appena smesse ma hanno aggravato ancora di più la situazione post terremoto ad Haiti. “Stiamo cominciando a ricevere aiuti dalla capitale e dall’estero ma dopo la tempesta stiamo riscontrando seri problemi per gli approvvigionamenti. Non ci sono più ponti sui fiumi, in questo momento i guadi non sono percorribili e non riusciamo a raggiungere le comunità rurali più isolate. È difficile trovare soluzioni a queste urgenze ma cerchiamo di avanzare più rapidamente possibile”. A parlare in un video da Haiti è Fiammetta Cappellini, dell’Avsi, presente da anni nel Paese caraibico colpito il 14 agosto scorso da un forte sisma che ha causato oltre 2.000 vittime, più di 12.000 feriti e 332 i dispersi, con decine di migliaia di edifici andati distrutti. “Nelle zone colpite mancano l’acqua, l’energia elettrica e ogni tipo di servizio, soprattutto sanitario – racconta Cappellini -. Cerchiamo di avere una attenzione specifica nei confronti della malnutrizione infantile sotto i 5 anni”. Alcuni dati preoccupanti di queste ultime ore riguardano infatti la condizione nutrizionale dei bambini da 0 a 5 anni, delle donne in stato di gravidanza o in allattamento e la presa in carico e identificazione dei bambini non accompagnati. Avsi si sta impegnando per favorire i ricongiungimenti familiari, anche attraverso il sostegno a strutture di accoglienza provvisorie, e nella fornitura di acqua e distribuzione di kit igienico-sanitari per scongiurare la diffusione di malattie. Finora sono state raggiunte 130 famiglie e 147 comunità, per un totale di 2788 persone, tra cui 130 bambini presi in carico.