Il rapporto Unicef intitolato “La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini”, pubblicato oggi, rivela, ad esempio che 240 milioni di bambini sono fortemente esposti alle inondazioni costiere; 330 milioni di bambini sono fortemente esposti alle inondazioni fluviali; 400 milioni di bambini sono fortemente esposti ai cicloni; 600 milioni di bambini sono fortemente esposti alle malattie trasmesse da vettori; 815 milioni di bambini sono fortemente esposti all’inquinamento da piombo; 820 milioni di bambini sono fortemente esposti alle ondate di calore; 920 milioni di bambini sono fortemente esposti alla scarsità d’acqua; 1 miliardo di bambini sono fortemente esposti a livelli estremamente elevati di inquinamento atmosferico. “Mentre quasi tutti i bambini del mondo sono a rischio per almeno uno di questi pericoli climatici e ambientali – segnala la ricerca Unicef –, i dati rivelano che i Paesi maggiormente colpiti devono affrontare shock multipli e spesso sovrapposti che minacciano di erodere i progressi nello sviluppo e di aggravare le privazioni dei bambini”. Si stima dunque “che 850 milioni di bambini – 1 su 3 in tutto il mondo – vivano in aree in cui si sovrappongono almeno quattro di questi shock climatici e ambientali. Ben 330 milioni di bambini – 1 su 7 in tutto il mondo – vivono in aree colpite da almeno cinque grandi shock”.
Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, commenta: “Per la prima volta, abbiamo un quadro completo di dove e come i bambini sono vulnerabili al cambiamento climatico. Questo quadro è terribile, in modo quasi inimmaginabile. Gli shock climatici e ambientali stanno minando l’intero spettro dei diritti dei bambini, dall’accesso all’aria pulita, al cibo e all’acqua sicura, all’istruzione, all’alloggio, alla libertà dallo sfruttamento e persino al loro diritto di sopravvivere. Praticamente la vita di nessun bambino ne sarà immune”. “Per tre anni, i ragazzi si sono fatti sentire in tutto il mondo per chiedere di agire. L’Unicef sostiene le loro richieste di cambiamento con un messaggio inoppugnabile: la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini”.