È arrivata ieri a Qaraqosh, villaggio cristiano della piana di Ninive, in Iraq, la reliquia della Santa Croce, portata dal frate della Custodia di Terra Santa, padre Noor Tamas, di origini irachene. Con l’arrivo della reliquia è stata inaugurata la mostra fotografica “La terra amata da Gesù”, ideata dallo stesso religioso, che dal 22 luglio scorso sta viaggiando per diverse città della Siria, del Libano e dell’Iraq. “Questa mostra si pone come risposta al desiderio dei cristiani medio orientali che sognano di poter visitare la terra di Gesù, ma che per motivi politici non possono”, spiega padre Tamas. “Molte persone non hanno la possibilità di cercare online informazioni sui luoghi Santi, dunque il nostro compito è cercare di portargli un po’ di Terra Santa dove abitano: questa volta abbiamo scelto di farlo attraverso le immagini”. La creazione della mostra fotografica è partita dalla lettura di diverse guide e fonti in altre lingue e poi tradotte in arabo.
“Ci siamo affidati alle guide già esistenti, per poi cercare di sintetizzare nella nostra lingua. La nostra idea, però, è di proporre alla nostra gente qualcosa da assimilare materialmente e non solo da comprendere intellettualmente”. Dopo aver definito la struttura, sono state individuate le foto attingendo sia dall’archivio recente della Custodia di Terra Santa, e da quello personale o parrocchiale di diversi frati, da Gerusalemme, Siria e Libano. La mostra si è poi estesa, grazie al sostegno e all’interesse del Terra Sancta Museum e dell’associazione Pro Terra Sancta, diventando sia “un racconto della vita dei francescani, sia uno strumento per annunciare la Buona Novella”.
Dopo la sezione storica, l’esibizione si concentra sui diversi santuari affidati dalla Chiesa cattolica alla cura dei francescani, proposti in ordine cronologico seguendo gli eventi più importanti della vita di Gesù, dall’Annunciazione alla Risurrezione, passando per la Visitazione, la Nascita, l’inizio dell’opera di Gesù e la sua vita quotidiana in Galilea. Gli ultimi quattro pannelli della mostra offrono una panoramica sulla Custodia, sul servizio dei francescani nelle parrocchie del Libano, in Siria e sul Memoriale di Mosè sul Monte Nebo, in Giordania. Il pannello conclusivo fornisce dati numerici del servizio della Custodia di Terra Santa: il numero di frati, il numero di case ricostruite nei diversi paesi in cui la Custodia opera, informazioni sulle borse di studio, studenti, case di accoglienza, parrocchie. “In questo viaggio non sono solo” conclude padre Noor. “Per permettere anche ai cristiani di Libano, Siria e Iraq di fare un’esperienza materiale della Terra Santa, mi accompagna una reliquia della Santa Croce che sarà venerata in diversi luoghi”, tra cui Qaraqosh, nel Kurdistan iracheno, dove è arrivata ieri, e a Baghdad.