“La diffusione dei contagi ha avuto un impatto significativo sulla mancata richiesta di prestazioni sanitarie. La quota di persone che dichiarano di aver rinunciato a una visita medica pur avendone bisogno è salita al 9,6% nel 2020 dal 6,3% del 2019 e tra questi circa la metà ha segnalato come causa un problema legato al Covid-19”. È uno dei dati contenuti nel “Rapporto SDGs 2021. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia” diffuso oggi dall’Istat.
Nel 2020 i decessi per il complesso delle cause sono stati 746.146, “il valore più alto mai registrato in Italia dal secondo dopoguerra” (100.526 in più rispetto alla media 2015-2019, con una percentuale di eccesso di mortalità del 15,6%).
“Nella stagione invernale 2020/2021 – viene osservato – la copertura vaccinale antinfluenzale per la popolazione sopra i 65 anni è sensibilmente aumentata rispetto alla stagione precedente passando dal 54,6% al 66,5%”.
Altri dati riguardano l’insicurezza alimentare che nel 2019 ha coinvolto l’1,6% delle famiglie italiane. Si tratti di nuclei che dichiarano di “non aver avuto, in alcuni periodi dell’anno, denaro sufficiente per comprare cibo e di non potersi permettere un pasto proteico almeno due volte a settimana”. Il dato è in leggero rialzo per la prima volta dal 2013. Tra i bambini più piccoli (3-5 anni) quasi uno su tre è in sovrappeso. La proporzione scende a uno su quattro se si considerano bambini e adolescenti (3-17 anni). La situazione è più grave nel Mezzogiorno. I dati 2019 interrompono la tendenza positiva degli ultimi anni, rafforzando le preoccupazioni per la salute dei più giovani e degli adulti di domani.
Nel 2020 torna ad aumentare dopo oltre 10 anni la quota di uomini di 14 anni e più che presentano comportamenti a rischio nel consumo di alcol (23,6%; +1,3 punti percentuali rispetto al 2019). Stabile invece la quota di donne (10,2%). Resta invariata anche la percentuale di uomini e donne di 14 anni e più che dichiarano di fumare: 15,8% per le donne e 22,5% per gli uomini.