Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha avuto questa mattina un colloquio telefonico con la commissaria europea per gli Affari interni, Ylva Johansson, che ha offerto l’occasione per fare un punto di situazione sull’andamento dei flussi migratori lungo la rotta del Mediterraneo centrale.
La responsabile del Viminale – in considerazione delle gravi crisi politiche ed economiche che gravano su alcuni Paesi del Nord Africa e dei numeri degli sbarchi di migranti costantemente in aumento nel corso dei mesi estivi – ha reiterato alla Commissione alcune richieste in parte già avanzate in sede di Consiglio Affari interni, sottolineando ancora una volta “l’urgenza di un cambio di marcia negli interventi sulla politica migratoria dell’Unione”.
Tra le richieste avanzate dal ministro Lamorgese alla Commissione e alla Presidenza di turno slovena ci sono “la convocazione di un Consiglio Affari interni straordinario sull’attuale andamento dei flussi migratori che non possono essere affrontati soltanto dall’Italia e dagli altri Paesi i cui confini coincidono con le frontiere esterne dell’Unione europea; l’attivazione immediata, anche temporanea, di un meccanismo che coinvolga gli Stati membri per consentire un approdo sicuro e compatibile con le misure anti Covid-19, alle navi delle Ong battenti bandiere europee attualmente impegnate in operazioni Sar in acque internazionali; il rilancio nella trattativa sul nuovo Patto immigrazione e asilo del principio di solidarietà tra gli Stati membri per la redistribuzione obbligatoria dei migranti salvati in mare; un segnale immediato per dare seguito a quanto approvato nel Consiglio europeo dello scorso 24 giugno laddove si invita la commissione ‘a rafforzare immediatamente le azioni concrete’ condotte con i Paesi di origine e di transito dei flussi migratori per dare loro un sostegno tangibile”.