Nel 2019 l’Unione europea ha rilasciato un primo permesso di soggiorno per motivi familiari a 276.200 bambini di età inferiore ai quindici anni provenienti da Paesi extra-Ue. Lo comunica Eurostat. Sempre nello stesso anno, la Germania risulta essere il Paese che ha rilasciato il maggior numero di questi permessi. Si tratta di un rapporto di 504 per 100mila minori dell’Ue di età inferiore a 15 anni. Tra i bambini che hanno ricevuto il permesso, il 60% aveva meno di cinque anni. In particolare, a rilasciare più permessi sono stati Germania (61.500, ovvero il 22% del numero totale), seguita Spagna (55.300, ossia il 20%), Italia (41.300, ossia il 15%) e Svezia (24.400, ovvero il 9%). Mentre in termini relativi, il rapporto per 100mila bambini di età inferiore a 15 anni era più del doppio della media Ue in Svezia (1.339), Lussemburgo (1.322) e Slovenia (1.257). Mentre era superiore del 50% in altri tre Paesi Ue: Belgio (897), Portogallo (863) e Spagna (798). Il 35% dei bambini aveva la cittadinanza di un Paese asiatico, il 25% africano, il 23% europeo (non-Ue), il 9% Sud e centroamericano e il 3% nordamericano.
Nel 2019, il Marocco (12% del totale) è stato il principale destinatario di primi permessi under 15 rilasciati dall’Ue per motivi familiari. Seguono Siria (7%) e India (6%). Nel 2019 i principali flussi bilaterali tra Stati Ue e Paesi terzi di minori under15 per motivi familiari si sono registrati dal Marocco alla Spagna (24.800) e dalla Siria alla Germania (12.700) e infine tra il Brasile e il Portogallo (6.900).