Diocesi: Grosseto, domani al via la “Raccolta di San Lorenzo”

Domani, sabato 31 luglio, a Grosseto, la prima delle due giornate di “Raccolta di San Lorenzo”, l’iniziativa che dal 2014 connota le feste per il patrono della città e della diocesi sul versante della carità operosa. Per l’intera giornata nei supermercati Coop di via Inghilterra, via Emilia e Maremà volontari si alterneranno per coinvolgere nella raccolta in generi alimentari a lunga conservazione quanti si recheranno a fare la spesa. Quanto raccolto sarà stoccato e messo a disposizione della Bottega della solidarietà, dove circa 200 famiglie vengono accolte per fare gratuitamente la spesa.
La seconda giornata della “Raccolta di San Lorenzo” si terrà sabato 7 agosto, per l’intera giornata, nei quattro supermercati Conad di Grosseto: via Clodia, via Senegal, via Scansanese e centro commerciale Aurelia Antica. Ai primi 700 donatori sarà dato un omaggio di ringraziamento: uno dei libri scritti dal farmacista Carlo Ronconi, finalizzati anch’essi, nel corso degli anni, a sostenere progetti di carità a livello locale.
“Nei primi sei mesi del 2021 – si legge in una nota della diocesi di Grosseto – sono state accolte 1.524 persone nei centri d’ascolto diocesano e parrocchiali, il 32,4% per la prima volta. Nel 47,2% dei casi le nuove persone che si sono rivolte ai centri parrocchiali sono italiane. Sono stati 4.861 i contatti registrati dai centri di ascolto, con un incremento dell’83,7% rispetto al lockdown 2020. Nel 61,1% dei casi erano donne. Il 49% dei nuovi iscritti è al di sotto dei 45 anni, mentre gli over 65 il 13,4%. Il 68% dei nuovi iscritti ha chiesto aiuti alimentari attraverso pacchi e buoni spesa, nel 30% dei casi con l’accesso all’Emporio della solidarietà. Il numero delle persone assistite dalle parrocchie è letteralmente esploso: tutti i centri d’ascolto presenti nelle parrocchie grossetane hanno registrato un’impennata del numero delle persone assistite (che in alcuni casi è arrivato a raddoppiare). La maggior parte delle parrocchie ha visto un aumento fino a 50 persone”. Coloro che si sono rivolti alle parrocchie “sono soprattutto persone con un impiego irregolare fermo, disoccupati di lunga data, lavoratori precari, lavoratori dipendenti in cassa integrazione, infine gli intermittenti e stagionali in attesa di bonus”. C’è “anche una alta percentuale di pensionati, pari al 51,5%”. Tra le richieste principali: il cibo (84,3%), la mancanza di lavoro/reddito (79,1%) e la mancanza di denaro per pagare l’affitto o il mutuo (71,5%).

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