“L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è l’ente pubblico di ricerca preposto al monitoraggio e sorveglianza sismica e vulcanica in Italia ed è parte del Sistema nazionale di protezione civile, al pari dei vigili del fuoco e delle Forze armate, coordinato dal Dipartimento della Protezione civile”. Parte da questo presupposto Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv, precisando lo scopo del finanziamento previsto dalla legge n. 73/2021, il cosiddetto Sostegni bis.
“L’Italia è una nazione altamente sismica e con frequenti eruzioni vulcaniche. L’Ingv – evidenzia Doglioni – è la sentinella di questi fenomeni al servizio della nazione. Mantenerlo nella migliore operatività è un interesse per l’Italia. Con la legge n. 73/2021 viene semplificato il finanziamento per le sue attività istituzionali che vengono attribuiti all’Ingv direttamente senza passare per il Dipartimento di Protezione civile”.
Il presidente dell’Ingv chiarisce: “I 15 milioni di euro attribuiti dalla norma sono meno di quello che l’Ingv spende annualmente (circa 18 milioni all’anno) e sono poco più di quanto il Dipartimento di Protezione civile trasferisce ogni anno all’istituto. Il finanziamento diretto dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri per le attività di monitoraggio sismico e vulcanologico del territorio nazionale è volto quindi a eliminare un passaggio contabile intermedio, nell’ottica della semplificazione amministrativa senza sottrarre risorse alle attività svolte dal Dpc e senza minare l’equilibrio nei rispettivi ruoli, anzi rafforzandolo. Inoltre, si sancisce la necessaria separazione di ruoli tra ricerca scientifica e gestione delle attività emergenziali”.
“L’Ingv continuerà a garantire la piena collaborazione con la Protezione civile nazionale aumentando e possibilmente migliorando le proprie attività”, conclude Doglioni.