A luglio 2021 si stima un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 115,1 a 116,6) sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese (da 112,8 a 116,3). Lo rileva l’Istat nella consueta nota, in cui stavolta si rileva che “tutte le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in crescita ad eccezione di quella futura: il clima economico passa da 126,9 a 129,6, quello personale sale da 111,1 a 112,2, quello corrente aumenta da 108,1 a 111,9; invece il clima futuro scende da 125,5 a 123,5”.
Per quel che riguarda le imprese, l’Istituto di statistica stima un miglioramento della fiducia in tutti i comparti oggetto di rilevazione. Nelle costruzioni, nei servizi e nel commercio al dettaglio l’indice aumenta decisamente (rispettivamente da 153,6 a 158,6, da 107,0 a 112,3 e da 107,2 a 111,0) mentre l’incremento è più contenuto nel comparto manifatturiero (da 114,8 a 115,7). Con riferimento alle componenti degli indici di fiducia, nell’industria manifatturiera migliorano i giudizi sugli ordini e le scorte sono giudicate in diminuzione; le attese sulla produzione sono in lieve calo. Per quanto attiene alle costruzioni, tutte le componenti dell’indice sono in miglioramento. “A luglio l’indice del clima di fiducia delle imprese migliora raggiungendo il valore più elevato di tutta la serie storica – commenta l’Istat -. I servizi registrano un aumento marcato della fiducia superando decisamente i livelli precedenti la crisi; nella manifattura, si attenua il ritmo di crescita in seguito ad un lieve calo delle aspettative sul livello della produzione, ma l’indice raggiunge un nuovo massimo. L’indice di fiducia dei consumatori continua la risalita registrando un massimo da settembre 2018. La crescita è trainata soprattutto dal deciso miglioramento dei giudizi sia sulla situazione economica generale sia su quella personale. In lieve calo le attese”.