Sono cinque anni che Europol, l’agenzia delle forze dell’ordine dell’Ue, gestisce il progetto “No More Ransom”, un sito per aiutare le vittime di “ransomware” (malware che blocca i computer degli utenti e crittografa i dati che possono essere recuperati solo dietro pagamento di un riscatto) a recuperare i propri file bloccati, segnalare i casi e sensibilizzare su questa illegalità informatica. Per celebrare il 5° anniversario, Europol ha rinnovato il sito internet in modo che sia più semplice accedere agli strumenti di decrittazione e ad altri aiuti. Il sito funziona in 37 lingue. Dalla sua nascita, dice Europol oggi, “il progetto ha già aiutato più di sei milioni di vittime in tutto il mondo e ha impedito ai criminali di realizzare quasi un miliardo di euro di profitti”. Nel sostegno del progetto è coinvolta anche la Commissione europea, e collaborano 170 partner tra società tecnologiche, forze dell’ordine ed enti del settore pubblico e privato. Il ransomware, spiega la Commissione, “rappresenta una minaccia crescente, che colpisce tutti i settori, comprese le infrastrutture energetiche o l’assistenza sanitaria”. Proteggere cittadini e imprese europee dalle minacce informatiche “è una priorità” per la Commissione.