Da oggi cominciano le attività del progetto “Home – Ghana, Costa d’Avorio, Sierra Leone: un network per l’accoglienza e l’educazione di minori vulnerabili” per la tutela dei minori coordinato da Avsi e per il quale Aibi è referente per le operazioni in Ghana. Obiettivi: prevenirne l’abbandono, migliorare il sistema di accoglienza, favorire lo sviluppo di percorsi educativi. Dopo gli accordi e preparativi, Aibi è pronta a guidare in qualità di referente, per i prossimi 18 mesi, le attività in Ghana del multi country project coordinato da Avsi. Un intervento che vedrà mettere in campo la collaborazione tra diversi enti italiani che condividono esperienze in materia di tutela minorile e accompagnamento familiare. Il progetto è in linea con le priorità e le iniziative in materia di tutela dei minori nei tre Paesi di intervento e risponde agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti nell’agenda delle Nazioni Unite 2030, in particolare gli Sdg 16: pace, giustizia e istituzioni solide; 4: istruzione di qualità e 17: partnership per gli obiettivi. “L’uniformità dei bisogni, pur nella diversità dei contesti, ha permesso di ipotizzare un intervento similare in tutti e tre i Paesi, dando priorità a tematiche come accoglienza ed educazione – spiega Aibi -. L’obiettivo è contribuire al potenziamento di una rete di attori pubblici e privati (famiglie e comunità) impegnati ad assicurare il benessere di bambine e bambini e prevenirne l’abbandono in Africa occidentale, migliorando la qualità del sistema di accoglienza dei minori in stato di vulnerabilità in Sierra Leone, Costa D’Avorio e Ghana e favorendo lo sviluppo di percorsi educativi adatti a sostenere il loro benessere”. In Ghana saranno coinvolti bambini, famiglie e operatori sociali dell’istituto Osu Children’s home di Accra e del Child protection centre – Don Bosco di Ashaiman e funzionari del dipartimento del Social welfare.