Hollywood torna a illuminare il Lido. Alla 78ª Mostra del Cinema della Biennale di Venezia saranno presenti molte star hollywoodiane dopo la grande assenza del 2020 a causa della pandemia. La diffusione del Covid-19 è ancora allarmante, come spiega il presidente della Biennale Roberto Cicutto, ma verrà rimesso in campo lo stesso rigido protocollo dell’anno passato che ha funzionato, cui si aggiunge un controllo del certificato Green Pass.
Torniamo a Hollywood. Tra i titoli più attesi a Venezia 78 c’è “Dune”, kolossal firmato da Denis Villeneuve, che porterà probabilmente sul tappeto rosso Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac e Zendaya. Da Oltreoceano arriva anche l’ultimo film di Ridley Scott, “The Last Duel”, con Matt Damon, Ben Affleck, Adam Driver e Jodie Comer. Nel segno del brivido tra gli eventi speciali c’è “Halloween Kills” di David Gordon Green, con l’attrice cult Jamie Lee Curtis, che proprio alla Mostra quest’anno riceverà il Leone d’oro alla carriera. È inoltre disponibile fuori concorso la serie evento Hbo “Scenes from a Marriage” di Hagai Levi, con Jessica Chastain e Oscar Isaac: una rilettura-omaggio del classico di Ingmar Bergman “Scene da un matrimonio” (1973).
C’è molta Italia anche tra i titoli fuori competizione: “Il bambino nascosto” di Roberto Andò, cui spetta anche l’onore di chiudere ufficialmente la Mostra; “La scuola cattolica” di Stefano Mordini, dal romanzo Premio Strega di Edoardo Albinati, e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo. Tanti poi gli omaggi musicali tra i documentari: “Ezio Bosso. Le cose che restano” di Giorgio Verdelli, autore già di un racconto su Paolo Conte; “Deandré#Deandré. Storia di un impiegato” di Roberta Lena, con la partecipazione di Cristiano De André; “Hallelujah: Leonard Cohen, a Journey, a Song” di Daniel Geller e Dayna Goldfine.
Infine, tra le novità della Mostra 2021 c’è Orizzonti Extra, estensione della consueta sezione “Orizzonti” dedicata alla ricerca e sperimentazione; a questo proposito ci saranno 19 lungometraggi in gara tra cui il film di apertura “Les promesses” di Thomas Kruithof come pure i due gli italiani “Atlantide” di Yuri Ancarani e “Il paradiso del pavone” di Laura Bispuri.