L’annuncio via mail arrivato nei giorni scorsi ai 422 dipendenti della Gkn di Campi Bisenzio pone “tre serie questioni”. Ne è convinto in Movimento cristiano lavoratori (Mcl) della Toscana che, in una nota, argomenta la propria posizione. “La prima questione posta dalla vicenda della Gkn è di metodo”, si legge: “L’azienda ha usato un metodo grave e inaccettabile per ‘liquidare’ i suoi dipendenti”. “La seconda, gravissima, è di sostanza”, prosegue l’Mcl Toscana, denunciando che “invece di avviare una trattativa, trovare forme alternative, assicurare comunque una forma di protezione sociale ai dipendenti, l’azienda licenza in tronco”. “La terza, infine, pone un interrogativo preoccupante: dopo la parentesi del Covid-19 e il superamento del blocco dei licenziamenti in gran parte dei settori produttivi, siamo preparati e attrezzati per affrontare una possibile nuova fase di deindustrializzazione e di delocalizzazione da parte soprattutto delle multinazionali?”, chiede l’Mcl Toscana. “Temiamo che il Paese in generale e la Toscana nello specifico non lo siano. E invece su questo fronte non c’è più tempo da perdere”, conclude la nota.