Un’alleanza rinnovata, quella tra Chiesa e sport, in vista della ripartenza dopo la pandemia. Prima tappa della roadmap, ha spiegato oggi mons. Melchor Sánchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio Consiglio della cultura e responsabile del Dipartimento Chiesa e sport del Dicastero, sarà il simposio sullo sport “Epos, ethos, paideia, polis”, promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei dall’1 al 5 settembre ad Olimpia, in Grecia. Mons. Sánchez ne ha parlato nell’ambito dell’incontro “Chiesa e sport. Ripartiamo insieme” che si è svolto alla Lumsa per iniziativa del Dicastero vaticano, della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e del suddetto Ufficio Cei. “Un incontro di studio – ha precisato – finalizzato a scrivere un manifesto-azione in cui delineare alcuni orientamenti di sviluppo dello sport per i prossimi anni”.
“L’idea di un evento nell’antica sede dei giochi panellenici, dove tutto è iniziato – ha spiegato il direttore della Fondazione Giovanni Paolo II, Daniele Pasquini – è nata per realizzare un manifesto che guardi allo sport in un’ottica di resilienza e per costruire insieme con tutti gli attori e i soggetti del sistema sportivo lo sport del futuro”. Quindi “federazioni sportive, enti di promozione, mondo universitario, mondo ecclesiale, ed anche una rete di magistrati. Chiediamo l’aiuto di tutti nella speranza che Olimpia, prima tappa di un percorso, possa aiutarci a ritrovare le radici profonde dello sport”. “Sport che, come la fede – ha chiosato da parte sua don Franco Finocchio, dell’Ufficio Cei che promuove l’appuntamento – ha bisogno di essere incarnato”. Per questo, “all’evento greco seguirà l’avvio in autunno di una campagna di iniziative per dare concretezza al Manifesto di Olimpia”.