“La speranza è che nessuna famiglia che ne ha diritto sia stata esclusa per ragioni di razza e nazionalità”. Con queste parole l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mons. Gian Carlo Perego, aveva commentato l’esito del bando per l’assegnazione delle case popolari del Comune di Ferrara. “Immediata – commenta oggi l’arcidiocesi in una nota – una ridda di commenti, a partire dal sindaco fino al senatore Balboni, che consideravano ideologiche le parole dell’arcivescovo Perego e per nulla legate alla preoccupazione che la giustizia fosse rispettata”. “Con la sentenza del Tribunale di Ferrara si afferma chiaramente che il bando era davvero discriminatorio e irrazionale, e che la giustizia è stata lesa”, prosegue la nota, nella quale si afferma che “con tale pronunciamento si spera in un ritorno alla ragione, perché ‘il sonno della ragione genera mostri’”.