La Commissione europea ha pubblicato oggi il quadro di valutazione della giustizia dell’Ue 2021, una panoramica annuale che fornisce dati comparativi sull’efficienza, la qualità e l’indipendenza dei sistemi giudiziari in tutti gli Stati membri dell’Unione. Il quadro di valutazione di quest’anno “si è concentrato sulla digitalizzazione della giustizia, che ha mantenuto in funzione i tribunali durante la pandemia di Covid-19 e, più in generale, ha reso i sistemi giudiziari più accessibili ed efficienti”. Il vicepresidente dell’esecutivo, Věra Jourová, ha dichiarato: “la pandemia di Covid-19 ha evidenziato la necessità per gli Stati membri di modernizzare i propri sistemi giudiziari. Il quadro di valutazione mostra che nella maggior parte degli Stati membri i tribunali utilizzano già diverse soluzioni digitali a vantaggio dei cittadini, ma restano notevoli margini di miglioramento. Quello che mi preoccupa è che in alcuni Paesi la percezione di indipendenza della magistratura sia ulteriormente diminuita durante la pandemia. I politici dovrebbero resistere alla tentazione di usare la pandemia come scusa per fare pressione sui giudici indipendenti”. L’Italia figura tra i Paesi in cui risultano maggiori problemi legati all’amministrazione della giustizia e sull’indipendenza della magistratura dalla politica (pressioni della politica sui giudici). Un altro grave problema è la lentezza della giustizia in Italia.