“Ci sono, poi, tre punti fondamentali che riguardano il Piano” nazionale di ripresa e resilienza: “L’evidenza che se il Pnrr non parte dai giovani, dalla valorizzazione del loro apporto e dalla creazione di opportunità per i loro progetti, non potrà che fallire; la necessità di aver presente la differenza di genere negli interventi, incidendo in modo significativo su tutti i contesti e situazioni che limitano il protagonismo femminile; la priorità da dare alla riduzione delle disuguaglianze tra Nord e Sud, centro e periferia, aree interne e aree più popolate e sviluppate. A queste condizioni, il Pnrr può essere davvero il terreno di sviluppo di una nuova economia sociale, capace di progettazioni generative”. A sostenerlo, in occasione dell’Assemblea nazionale del Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, è il presidente del Cnca, Riccardo De Facci.
In occasione dell’Assemblea sono stati presentati anche due documenti. Il primo, intitolato “Luce nelle ferite. Viaggio in una terra che si è scoperta fragile”, è promosso dal Cnca su iniziativa del Cnca Lombardia. Il testo nasce da una riflessione, cominciata dagli operatori sociali lombardi, sulle vicende personali e gli impatti sulle organizzazioni sociali legati all’epidemia di Covid, che ha colpito la Lombardia più di qualsiasi altra regione. “Ci siamo posti diverse questioni – dichiara Paolo Cattaneo, presidente del Cnca Lombardia –: come stiamo personalmente; cosa stiamo imparando che ci piacerebbe non perdere e cosa invece ci ha generato amarezza; quali prospettive e differenze per il lavoro sociale ha generato la pandemia; quale ruolo politico devono assumere le nostre organizzazioni e il Cnca nel rapporto con le istituzioni. ‘Luce nelle ferite’ affronta tutto questo con un linguaggio femminile, generativo, inclusivo, poetico, che usa immagini e metafore”.
Le stesse questioni hanno portato il Cnca Lombardia a promuovere anche un altro percorso, conclusosi con il documento “La cura nella pandemia. Dossier Cnca Lombardia 2020”, che – oltre a contenere numerosi dati sulle organizzazioni socie – presenta le “storie della pandemia”, cioè le esperienze vissute da diverse organizzazioni della federazione regionale, “tra responsabilità e disobbedienza civile”, per affrontare l’emergenza Covid nelle proprie strutture.